John Blog

sobota, 22 września 2007

Trasferimento File
Imparate a trasferire un file (ad esempio .jpg) sul server da una form html e scrivete 2 lucidi che descrivano il procedimento. Il vincitore potrà poi fare 15 min. di lezione sull'argomento! IL vincitore guadagna anche 2 punti.


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Il contenuto modificato può poi essere inviato sul sever tramite un opportuno pulsante
Il server sovrascirve la jsp con le nuove informazioni.
Il vincitore guadagna 3 punti!

SATIRA PREVENTIVA

C'è un ateo in toga al citofono

di Michele Serra
Solo la rivendicazione di una forte identità può salvare i cattolici dal relativismo. Ecco il decalogo per le altre comunità che non vogliono essere da meno
Secondo il pensiero del cardinale Giacomo Biffi e il magistero di papa Ratzinger, solo la rivendicazione di una forte identità può salvare i cattolici dal relativismo, ribadendo in ogni istante della propria vita privata e pubblica la propria fede e i propri convincimenti etici. Sull'esempio dei cattolici, e per non dare la cattiva impressione di essere meno determinati dell'esprimere la propria identità, ecco alcuni consigli per alcune delle altre comunità presenti nel nostro paese.

Atei Il buon ateo dovrà far notare ogni giorno ai vicini di casa che Dio non esiste, citofonandogli e imponendo che l'argomento venga messo all'ordine del giorno durante le riunioni di condominio. In ascensore, piuttosto che divagare con le consuete chiacchiere sulle condizioni meteorologiche, dovrà avvertire il vicino di pianerottolo che, dopo la morte, egli si dissolverà nel buio eterno, senza speranza. Per non correre i rischi del relativismo, qualora suonassero le campane della chiesa di quartiere, dovrà affacciarsi alla finestra intonando canti priapici o dionisiaci, ribadendo così la propria totale estraneità al culto cattolico. L'ateo davvero attento alla propria identità culturale non si limiterà a non battezzare i suoi figli, ma disturberà attivamente il battesimo dei figli altrui, distraendo il prete con argomenti divaganti. L'abbigliamento consono all'ateo è la toga indossata alla Seneca, facendo però attenzione, nelle ore di punta, a non impigliarsi nelle porte della metropolitana.

[...]

Comunisti Con barba e capelli lunghi (se si è calvi, con il pizzo alla Lenin), il vero comunista dovrà salutare con il pugno chiuso anche quando entra dal panettiere. In ogni momento della sua giornata dovrà onorare il marxismo scientifico fermando i passanti e facendogli domande a bruciapelo sulle differenze tra struttura e sovrastruttura, sgridandoli severamente qualora fossero impreparati. Anche se cammina da solo sul marciapiede, assumerà un atteggiamento da corteo, scandendo slogan e inalberando un cartello. Avrà 'l'Unità' e 'il manifesto' nelle tasche del giaccone, ripiegati in modo che le testate siano sempre visibili, e un saggio Einaudi o Laterza sempre aperto davanti a sé, anche guidando. Sul tetto della macchina il buon comunista avrà un megafono con il quale annunciare il luogo di concentramento di tutte le prossime manifestazioni, anche estere.

[...]

L'articolo completo è disponibile sul sito dell'Espresso.

Roma - "Ho scelto di distribuire la mia musica sotto licenza Creative Commons perché è un'opportunità per conoscere e per dire: io ci sono", questa è una delle tante risposte ottenute da Punto Informatico indagando tra le migliaia di musicisti indipendenti che hanno scelto siti che distribuiscono musica con modalità alternative, nuove piattaforme per farsi sentire, per conoscere altri artisti e per ottenere subito il feedback degli appassionati di musica.

Dalle prima indagine appare anche evidente che se qualcuno sceglie le licenze CC perché simbolo del copyleft e di un nuovo modo di fare cultura, altri la vedono esclusivamente come una opportunità: la CC ben si adatta a nuovi modelli di distribuzione. Non è un caso se pressoché tutti si dicano fin qui soddisfatti dei "jukebox" in CC, spesso vissuti come uno dei più importanti ma non l'unico mezzo di interazione con gli appassionati di musica in rete.

Di tutto questo Punto Informatico ha parlato con numerosi musicisti, qui si raccolgono le risposte che ci hanno fornito Danilo Taddei, iscritto alla SIAE da 10 anni e solo da poco nel mondo della distribuzione alternativa nel quale ha portato tutti i propri lavori, Antonio Sacco, DJ dal 1981 che gradualmente è passato alla produzione grazie alle nuove tecnologie, e Djblaster AKA Danilo Sanfilippo che si dedica quotidianamente alla musica, la sua principale forma d'espressione.

Punto Informatico: Distribuire sotto Creative Commons attraverso piattaforme alternative. Cosa ritieni di aver guadagnato da quest'esperienza?
Antonio Sacco: Ho pubblicato il mio materiale da poco, in quattro giorni in linea una quarantina di persone hanno cominciato a scaricarlo e a condividerlo, più un blog che mi ha recensito, quindi tutto per ora è positivo, è il mondo che ti segue e ti osserva. Sono rimasto molto stupito del successo che ho avuto. Per adesso lo faccio solo per capire qual è il feedback degli ascoltatori, non c'è ancora l'ambizione di fare business. Anche se già si sono fatti avanti un paio di grossi distributori per mettere in commercio le mie cose, e questo mi sorprende in maniera positiva, perché chi ascolta c'è! Invece con la precedente distribuzione trovavo solo una parte dell'attenzione da parte della gente, e per chi fa musica l'obiettivo numero 1 è farsi ascoltare.

Danilo Taddei: Di guadagnato niente, ma tanto nemmeno mi ci sono informato, tanto devo comunque fare un altro lavoro... Il nome è girato un po' poco, ma ho avuto contatti con persone che hanno fatto dei podcast (poi bisogna pure valutare la validità di quello che faccio) ma mi sembra ancora poca cosa... Però devo dire che l'idea è bellissima e funziona benissimo... Si vede che c'è un lavoro grosso dietro. Poi loro (le piattaforme distributive, ndr.) hanno operatori interni, ti mandano i consigli, ti chiedono di fare ascolti, c'è insomma tutto un movimento interno.

Danilo Sanfilippo: È andata molto bene! Basta chiedermi formalmente il permesso di utilizzo e il pezzo puo' girare senza dover pagare alcunché. In più il mio nome è girato molto soprattutto grazie a Jamendo e a tutti i podcaster che trasmettono canzoni esclusivamente CC (come nissardo e paolo bianchi). Ci ho guadagnato di sicuro la possibilità di girare in vari podcast formalmente senza alcuna burocrazia e mi sto facendo anche tanti amici competenti. Però ancora non ho avuto alcuna sovvenzione.

PI: Che piattaforme utilizzi per veicolare la tua musica?
Sacco: Per ora siti come Jamendo e sto per contattare anche Magnatune. Volevo lasciare anche a loro le mie cose. Poi la mia prossima idea è di prendere uno spazio su MySpace e vedere che succede, ma non ho troppa fretta anche perché Jamendo mi sta sorprendendo in maniera positiva.

Taddei: Prima mettevo gli mp3 sul sito e chi voleva se li scaricava, poi con Jamendo ho trovato un modo per inquadrare la cosa, ti prendi la licenza CC, ti danno il lettore da mettere sul blog e poi ti consentono di mettere file in formato Wav e non MP3, che ha una qualità migliore. E poi il player è comodissimo. Certo, vorrei affiancare anche una distribuzione più tradizionale ma le radio indipendenti accessibili come Radio Città Aperta sono pochissime, per cui adesso sto iniziando a pensare ad altri canali come MySpace e cose così, ma se dietro non hai spinte più forti è difficile.

Sanfilippo: Conto molto su siti come Jamendo oltre certamente al mio sito personale e a MySpace.

PI: Perché distribuire musica in Creative Commons?
Sacco: Perché adesso usare i canali istituzionali, come si fa di solito, non rende come usare internet. Basta che uno ti scriva una recensione positiva che dietro a lui ce ne sono altri 20 che seguono i suoi consigli: si attiva così un meccanismo piramidale a partire da uno solo. Quindi pure se poco remunerativo dal punto di vista artistico è comunque un mondo fantastico, si raggiungono obiettivi altrimenti irraggiungibili. Poi magari arriva pure il distributore. Prima invece ti dovevi far conoscere, dire cosa proponi...

Taddei: Perché far girare la voce, se ci si organizza il rumore diventa più forte e si spera sempre che i canali che veicolano il rumore lo veicolino davvero e non lo attutiscano. Alla fine è una scelta esistenziale di fruizione libera delle cose, anche perché spesso poi gli introiti di un'artista sono i concerti, gli spot e il CD diventa una cosa minoritaria.

Sanfilippo: Perché il diritto d'autore come è concepito è vecchio e mina la creatività degli artisti emergenti, oltre ovviamente a fermare la libertà di conoscenza ed espressione. La licenza che ho adottato per esempio prevede che venga riconosciuto il merito dell'artista, che non si usi l'opera per scopi commerciali e che si distribuiscano eventuali opere derivate con la stessa licenza. Ho scelto questa perché sposa perfettamente la mia filosofia sulla distribuzione musicale, la proprietà intellettuale vista in modo tradizionale è troppo costrittiva e restrittiva, troppe clausole e burocrazia, la musica va suonata e fatta girare senza intermediari se non l'artista stesso.

PI: La tua è stata una scelta ideologica o di opportunità?
Sacco: Entrambe, le metterei al 50%. È ideologica perché pur mettendo a disposizione i miei brani gratis ho comunque i miei diritti e se qualcuno tra quelli che ascolta trova un sample interessante e lo vuole usare me lo deve chiedere, né si possono fare download commerciali. Ed è opportunista perché voglio farmi conoscere da gente che non avrei mai raggiunto, anche in giro per il mondo. Certo se poi devo dire quanto è costato e quanto ricavo non ha senso dirlo, è il momento di pazientare e vedere se con il tempo questo fenomeno fa il suo corso e c'è qualcuno che prende ciò che metto in rete.

Taddei: Entrambe, perché io da sempre faccio il download gratuito dal mio sito e perché poi mi conviene mettere in linea una cosa finita e con una licenza. È una cosa che ti aiuta ad organizzare tutto il materiale.

Punto Informatico: Hai avuto altre esperienze di distribuzione musicale oltre a quella in CC?
Sacco: Sì, ho fatto i primi due album in maniera istituzionale passando per i negozi e tramite un piccolo centro di distribuzione del centro Italia. Ho messo in piedi un po' di copie, poi date in conto vendita a questa distribuzione ed è andato discretamente, niente di esaltante. Mentre l'esperienza che sto avendo è molto positiva perché il download gratuito è una possibilità in più di aumentare i contatti.

Taddei: Solitamente finito il CD comincio a mandarlo in giro sulle radio e sui canali che ho modo di contattare. Su siti come Jamendo in un giorno fai tutto, mandi, pubblichi, fai la licenza CC ed è tradotto in tante lingue e non ho mai avuto problemi di nessun tipo.

Sanfilippo: no, a parte aver distribuito senza alcuna licenza per i primissimi tempi, ho sempre usato la CC.

PI: L'obiettivo finale rimane comunque la distribuzione tradizionale?
Taddei: Certo uno vorrebbe come lavoro dedicare le giornate a quello che ti piace e non fare l'idraulico dalla mattina alle 7. Quando suoni è perché non potresti non suonare. È ovvio che l'obiettivo è viverci, ma un musicista che vuole fare roba originale può anche morire nell'attesa di emergere, io ho 36 anni e conosco anche altri musicisti ma alla fine nessuno va da nessuna parte: c'è chi apre la scuoletta, chi trova altri stratagemmi...
Non so dire se può reggere da solo o essere solo un trampolino. All'atto pratico non me n'è venuta una lira.

PI: Secondo te quello dei Creative Commons è un modello che potrebbe favorire anche i grandi musicisti?
Sacco: È un quesito al quale ha risposto bene il mentore dei Talking Heads, disse che effettivamente la musica deve essere gratuita e renderla gratuita non esclude la possibilità (un domani) di mantenere i diritti e il giusto guadagno per l'artista. A pagamento devono essere i modi di proporre musica dal vivo che è l'essenza dell'artista.

Taddei: A loro potrebbe sicuramente convenire, ma il problema ormai è che la veicolazione non ha più voce in capitolo nel budget, è tutto promozione: 30 secondi in prima serata constano mezzo miliardo. Poi è ovvio che un artista che invece ha già un nome con il peer-to-peer potrebbe anche ottenere un bacino di utenza infinito. Siamo in una fase di mezzo, non ancora del tutto in Internet, stiamo tutti con un piede dentro e uno fuori, non del tutto convinti.

Sanfilippo: Grande musicista significa spesso grande fatturato e a quei livelli è difficile privarsi di una tutela. Quindi per il momento credo non convenga, dobbiamo aspettare che i giovani di oggi che suonano free diventino grande musicisti, probabilmente a quel punto sarebbe fattibile.

da PUNTO INFORMATICO del 4/06/07

(foto: Mauro Nervi)
Genova (Italy)
Campopisano: scendi per i vicoli sentendo i rumori dei tuoi passi

Da un sondaggio di TV Sorrisi e Canzoni, viene fuori che, nel mese di ottobre, la donna più amata tra quelle dello spettacolo è Cristina Chiabotto. Non ho messo la foto di questa ragazza, peraltro bellissima, per il semplice motivo che mi interessava di più mostrare quella della più famosa (sempre secondo il solito sondaggio), Martina Stella.
Della prima, ex Miss Italia, c'è poco da dire, se non che ha una dizione fantascentifica e la simpatia da Iena, pari a quella della Palombelli dentro il Gabibbo. Si sforza, sicuramente si da da fare e si vede, purtroppo i risultati sono quelli che sono, anche se secondo la rivista, per noi italiani è una specie di idolo.
Tuttavia, mi voglio soffermare sulla giovane Martina Stella.
Non so se vi è capitato di buttare un occhio o un orecchio, alla fiction che sta andando in onda in questi giorni, "La Freccia Nera". A me è capitato, spippolando il telecomando, ed ho avuto la netta percezione di assistere a uno dei doppiaggi di film famosissimi, da parte di Riccardo Pangallo.
Non si po' sentì, cerca di parlare in italiano corretto, ma le viene la vocina e l'accento emerge sempre prepotentemente in ogni minima frase. Non per essere pignola, ma non è credibile, è bella come non so cosa, ma per favore, fatele tante foto, e ditele di non parlare. Mai e per nessun motivo, perlomeno davanti a una telecamera.
Eppure è la più popolare del mese di ottobre, tutti hanno parlato di lei, sta per andare in onda un'altra crudeltà nei confronti suoi e nostri (leggi: fiction), e ha in progetto di interpretare Patty Pravo per Canale 5.
Ho dedotto da tutto ciò, che il mio pensiero nonchè giudizio, è molto poco attendibile.
Io la spedirei a fare la commessa al Centro Commerciale di Campi Bisenzio, però la sua carriera è in ascesa e i contratti le piovono addosso come niente.
La vocina è irrilevante, l'accento anche, ma se abbiamo visto Dalida della Ferilli, parlare in romanesco, ci accontenteremo anche di vedere Patty Pravo della Stella, che parla in fiorentino.
Miracoli della fiction.



L'ALTRO GIORNO....

avevo deciso che era giunta l'ora. avevo deciso che così non poteva più andare avanti, e che la cosa necessitava di un rimedio veloce e cruento alle mie pene. non potevo più reistere a questo ritmo incessante fatto di dolore lancinante e senza fine di uno scopo mai raggiunto.
ho deciso che dovevo orre un termine alla situazione nell'unico modo che sapevo avrebbe risolto tutto.
ho preso il coraggio con le mani e sono andato al mcDonald più vicino e mi sono mangiato ( davanti agli occhi esterrefatti della mia ragazza ) tre cheese burger, due Bigmac, 9 chiken mcnuggets, 2 porzioni di onion Rings e una porzione medium di patatine.
purtroppo sono ancora vivo per raccontarlo. avevo solo una fame tremenda dopotutto. ma a tutto c'è un limite.

Oggi voglio postare in maniera didattica, voglio cioè descrivere brevemente gli acronimi maggiormente usati in era Web2. Nessuna pretesa ma solo un pò di facili spiegazioni (tanto per fare bella figura con l' amico "smanettone").

tutte le voci elencate di seguito sono tratte da Wikipedia, la grande (e libera) enciclopedia online...

Gli acronimi ormai sono prassi comune su internet e conoscere i principali non è compito dello specialista, ma ormai di ogni buon navigatore, quindi buona lettura:


ASP

Active Server Pages (Pagine Server Attive, in genere abbreviato in ASP) sono pagine web contenenti, oltre al puro codice HTML, degli scripts che verranno eseguiti dal server per generare il codice HTML da inviare al browser dell'utente (proprio per questo vengono in genere definite pagine web dinamiche).

CSS
I fogli di stile a cascata (dall'inglese CSS Cascading Style Sheet) sono un insieme di raccomandazioni redatte dal W3C (World Wide Web Consortium) per definire l'aspetto delle pagine HTML e XHTML.

HTML
HTML (acronimo per Hyper Text Mark-Up Language) è un linguaggio usato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili nel Web. Non è un linguaggio di programmazione, ma un linguaggio di markup, ossia descrive il contenuto, testuale e non, di una pagina web. Punto HTML (.html) o punto HTM (.htm) è anche l'estensione comune dei documenti HTML.

XHTML
XHTML (eXtensible HyperText Markup Language) nasce ufficialmente il 26 gennaio 2000...

XML

XML è l'acronimo di eXtensible Markup Language, ovvero linguaggio estensibile di marcatura dalle proprietà, ed è un linguaggio simile, strutturalmente, all'HTML.

PR
Il PageRank è un indice di importanza che Google attribuisce a ciascuna delle pagine archiviate. L'indice di importanza di una pagina viene calcolato in base al numero di link sul Web che puntano ad essa e all'indice di importanza delle pagine che offrono il link.

RSS
RSS (acronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità, l'estensibilità e la flessibilità.

SEO
Con il termine search engine optimization, spesso abbreviato con l'acronimo SEO, si indica l'insieme di attività svolte per migliorare il posizionamento di un sito Web nei risultati forniti da un motore di ricerca.

SERP
L'acronimo SERP (Search Engine Report Page) indica l'elenco nel quale un dato motore di ricerca mostra i risultati di una ricerca effettuata attraverso il suo uso.

Questi sono alcuni (i principali) dei termini, tenete d' occhio questo post che non mancherò di aggiornare...

In una delibera della Giunta comunale della passata estate (Deliberazione n. 410: Rimodulazione del sistema tariffario relativo al rilascio dei permessi accesso alle Zone a Traffico Limitato) sono stati previsti gli aumenti delle tariffe per l’accesso nelle zone di Roma a traffico limitato (ZTL).

L’avvio è molto formale e quasi aulico.
L’anno duemilasei, il giorno di sabato ventinove del mese di luglio, alle ore 8,45, nella Sala delle Bandiere, in Campidoglio, si è adunata la Giunta Comunale di Roma, così composta:

1 VELTRONI WALTER ........................... Sindaco
2 GARAVAGLIA MARIAPIA ................ Vice Sindaco
3 BORGNA GIOVANNI .......................... Assessore
4 CALAMANTE MAURO ....................... Assessore
5 CAUSI MARCO ................................... Assessore
6 COSCIA MARIA .................................. Assessore
7 D’ALESSANDRO GIANCARLO ........... Assessore
8 DI RENZO LIA .................................... Assessore
9 D’UBALDO LUCIO ALESSIO ............... Assessore
10 ESPOSITO DARIO ............................. Assessore
11 GRAMAGLIA MARIELLA ................ Assessore
12 MILANO RAFFAELA ....................... Assessore
13 MINELLI CLAUDIO ......................... Assessore
14 MORASSUT ROBERTO ..................... Assessore
15 POMPONI DANTE ............................ Assessore
16 RIZZO GAETANO ............................. Assessore
17 TOUADI JEAN LEONARD ............... Assessore
Nelle prime pagine si ricostruisce la storia delle zone ZTL, ricordando alcuni nodi salienti.
“Negli ultimi anni la S.T.A. S.p.A. prima e l’ATAC S.p.A. ora, di concerto con l’Amministrazione Comunale, ha provveduto ad una sistematica e puntuale revisione dei servizi di rilascio dei permessi e delle informazioni tramite una semplificazione amministrativa, che ha portato al rilascio a vista dei contrassegni, alla loro consegna a domicilio, al collegamento delle banche dati degli Uffici per la verifica delle posizioni anagrafiche e della proprietà dei veicoli, al rilascio dei permessi via WEB e via contact center senza l’obbligo per l’utente di presentarsi allo sportello al pubblico” (p. 2).
Il monitoraggio dei flussi veicolari è costante dal 2001, anno di attivazione del sistema IRIDE.
“Eventuali modifiche al sistema debbono comunque garantire il reale ed effettivo perseguimento dell’interesse pubblico connesso al contenimento del flusso veicolare all’interno della Z.T.L., alla riduzione dell’inquinamento atmosferico nonché alla valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale” (p. 2).
E ancora: “l’Amministrazione Comunale intende adeguare il sistema di regole per l’accesso per la Zona a Traffico Limitato con l’obiettivo di ridurre ulteriormente i carichi inquinanti dovuti ai flussi veicolari all’interno del centro storico e favorire lo split modale a favore del trasporto pubblico” (p. 3).
All’inizio di pagina 4 è consultabile una tabella con le categorie aventi titolo al permesso, ed i relativi costi e la loro durata.
Con qualche eccezione le categorie si dividono tra il pagamento di 324,49 e 32,70 euro (per 1, 2 o 3 anni).
Tra i primi si trovano: rappresentanti di commercio, servizio di vigilanza ed investigazione, giornalisti freelance, sistema dell’informazione, sistema bancario ed assicurativo, organi costituzionali, enti pubblici o a partecipazione pubblica, partiti politici, associazione imprenditoriali, sindacati, ordini professionali, permessi approvati dalla commissione, domiciliato con settore, alberghi con settore, residenti dal terzo permesso, amministrazione centralo dello Stato, sistema giurisdizionale, sistema delle autonomie locali, aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere, Banca d’Italia, sistema universitario e della ricerca scientifica.
Quelli che invece pagano soltanto 32,70 euro sono: servizi tecnologici, operatori in pronta disponibilità, medici convenzionati, Vaticano, carico scarico merci, artigiano con laboratorio nella ZTL, autofficine ubicate in ZTL.
In una fascia di prezzo intermedia (97,25 euro) si trovano il transito scolastico e il lavoratore notturno con settore e con orario.
Dopo questo elenco (che ho riportato quasi integralmente) si legge una ulteriore e interessante premessa: “la modifica dell’importo delle tariffe dei permessi costituisce, oltre che l’adeguamento all’andamento dell’inflazione dal 1996 ad oggi, anche un elemento di regolazione della domanda dei titoli autorizzativi e conseguentemente anche degli accessi alla Zona a Traffico Limitato, coerentemente con gli obiettivi di fluidificazione del traffico, salvaguardia ambientale e del patrimonio storico; […] la modifica delle tariffe interessa tutte le categorie di utenti” (p. 4, il corsivo è mio).

Digerita questa lunga premessa si giunge al fine della Delibera comunale: “la revisione delle tariffe e della durata di validità dei permessi (12 mesi a partire dalla data di rilascio), come di seguito riportato” (p. 5).
Rappresentanti di commercio, servizio di vigilanza ed investigazione, giornalisti freelance, sistema dell’informazione, sistema bancario ed assicurativo, organi costituzionali, enti pubblici o a partecipazione pubblica, partiti politici, associazione imprenditoriali, sindacati, ordini professionali, permessi approvati dalla commissione, domiciliato con settore, alberghi con settore, residenti dal terzo permesso, amministrazione centralo dello Stato, sistema giurisdizionale, sistema delle autonomie locali, aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere, Banca d’Italia, sistema universitario e della ricerca scientifica: 550,00 euro per un permesso annuale (ne pagavano 324,49 per 1, 2 o 3 anni).
Servizi tecnologici, carico scarico merci, autofficina ubicata in ZTL e Vaticano, da privilegiati (pagando soltanto 32,70 euro) si vedono aumentare il costo in modo smisurato: 550,00 euro. Considerando che per alcuni da un pagamento triennale si è passati a quello annuale, l’aumento è ancora più oneroso.
Rimangono a 55,00 euro: operatori in pronta disponibilità, medici convenzionati, artigiano con laboratorio in ZTL (primo permesso), e i residenti al primo permesso.
Seguono informazioni di natura tecnica e di altro genere. L’efficacia della delibera in oggetto era prevista a decorrere dal 1 gennaio 2007.

Reazioni?




Provato a Pranzo Mercoledì 28/06/2006

Aggiornamento ATTENZIONE!! Per questo Ristorante è disponibile anche una Recensione riferita ad una visita del 9 Maggio 2007.

E' qualche tempo che leggo pareri discordanti su Cracco Peck ("Bistellato" Michelin) del noto Chef Carlo Cracco, che per molti e il miglior ristorante di Milano, e per altri invece e sopravvalutato...
Oramai girando tanto... mi sono reso conto che NON esistono Classifiche quanto meno nei primi 5 o 10 posti, difficile fare una graduatoria.. questo perchè oggettivamente tutti noi abbiamo preferenze differenti, in termini di Menù , Piatti, Servizio , Rapporto Qualità Prezzo... e di conseguenza costi... a Milano ... Joia per mia moglie può essere il top per il Menù... trovi "Emozioni" da Aimo Moroni... all' APE Piera trovi comunque alta cucina dello Chef Nicola e prezzi "modici" ... etc ... etc ... il bello di questa passione a mio parere è andare da ognuno
di loro a godersi lo specifico talento... senza fare classifiche... ognuno di noi poi compilerà la propria...classifica sulla base della sua personalissima "scala" di valori.

...

Arrivo al locale, e noto il solito "simpatico" siparietto di turisti che "scrutano" e denigrano il locale considerati i prezzi esposti... e provano a leggere la scritta sulla parete... pronunciando "Crecco, Racco, Bacco, Tricco e Tracco etc ... in effetti la scritta è tutta da decifrare...)
Pensate che ... nonostante i prezzi siano esposti... capita molto di frequente che qualcuno si imbuchi... scenda ... beva un aperitivo (Dom Perignon... quellò c'e'... ) e al momento in cui gli presentano il menù... tenti la fuga... che in altri locali sarebbe più semplice... ma da Cracco è peggio che entrare in banca... ascensori ... tre livelli e personale di servizio ad ogni livello che ti segue , ti accompagna anche fino a fuori dal bagno...

Ad ogni modo io entro ... speditamente... un ingresso che in genere spiazza il responsabile alla porta che su 10 volte che la apre fa scendere al massimo in due occasioni... dopo aver fornito ogni genere di informazione... anche di tipo stradale... ;-)





Si entra, si scende con l'ascensore e attendi presso lo spazio bar (in foto) , in attesa che venga preparato il tavolo... SI non avevo prenotato... e devono sbarazzare il coperto da un tavolo da due... attesa 30 secondi ... l'ambiente come si vede è moderno senza eccessi molto freddo in apparenza ma dopo qualche bicchiere di buon vino in genere anche l'ambiente sembra meno freddo... ;-)




Una vista dall'alto...

Per il servizio di questo mezzogiorno ci sono io.. più un altro paio di tavoli per una decina di coperti complessivi (i clienti del pranzo in genere sono degli abituè (manager e altri ristoratori italiani "top" chiusi... in tour...) me ne rendo conto dalla confidenza con il personale) .




La Mise en Place ... Posate argentate Alessi e Cristalli Spiegelau




In Sala grande spiegamento di forze.. almeno 7 nello staff ognuno con mansioni e compiti specifici tanto che dopo 10 minuti a differenza di altri locali hai capito esattamente ruoli e gerarchie. Menzione speciale e li vedete in foto al Sommelier Luca Gardini (in servizio da 5 mesi) a sinistra nella foto e al Maitre Davide Ostorero a destra (presente da 5 anni, e partito come commis).
Un servizio esemplare e grande "talento" per questi due ragazzi che svolgono con passione questo lavoro.. e lo si percepisce a "pelle".

Simpatico Luca che mentre serve ogni vino... racconta tutte le note riscontrabili.. è come fare
una degustazione guidata... davvero Complimenti!

Per L'aperitivo (offerto) mi viene proposta la classica accoppiata di Cracco .. da quando ha aperto... cambiano solo le annate... Dom Perignon 1998 e Annamaria Clementi 1999 ... opto per il "Dom" che mi verrà rimpiazzato un paio di volte... e che mi accompagnerà per le due entree... un osservazione... in un locale dalle parti di Cassinetta di Lugagnano... questa soluzione... di due calici aperitivo di Dom 98 e rabbocco per entree... mi costò 2 X 18 € ... 36€ mah :) qui è andato nel totale della degustazione vini ovvero in tutto 12 calici... diversi... a 50€ per un servizio dove oltre alle splendide portate... degusterò in abbinamento... nell'ordine;

Trebbiano d'Abruzzo 2003 Valentini
Riesling Smagard 1996 Prager
Cote Rotie 1995 Chapoutier
Loazzolo Vendemmia Tardiva 2003 Forteto della Luja
Selezione di due birre Teresainer
Bevanda (cocktail) Succo di Arancia e Liquirizia
Rum Guatemala Zacapa Anniversario 25 anni
Distillato a bagno maria di Capovilla Sorbo dell'uccellatore
Moscato d'Asti 2005 Saracco
+ i Due Calici di Dom Perignon '98 ... Totale 50€
Premetto che TUTTO a parte i distillati (Rum e Capovilla) compreso il Dom mi è stato "stappato davanti"...

Sulla Carta dei vini poco da dire ... un "libro" ricco , completo e stimolante ...(voto 8) qualcuno (letto in giro) dice che non c'e' tutto quello che viene indicato... il feedback raccolto alla mia osservazione e "pettegolezzo" è ... "ci mancherebbe colpa nostra, ma certe sere vanno via anche 7 bottiglie di un tipo e magari l' ottava non c'è"..." risposta legittima mi pare... considerato che nel mio passato... pure io mi occupavo del "carico" dei frigo... e ricordo difficile stabilire i consumi... calcolando che i bianchi non li puoi servire a temperatura ambiente...


Scelgo altresì il Menù Degustazione Classico... che prevede 6 portate... in verità ... ne arriveranno molte altre in aggiunta ...

Scelgo di fare un abbinamento vini in degustazione... come già anticipato ... a suggerimento del Sommelier che poi risulterà come sopra indicato.

Pane,
cameriere preposto sempre presente... diverse ed interessanti varietà ... olio , burro , etc
Buono (voto 7)


Si parte!




Vengono portati dei mini stuzzichini freschissimi (arancini di riso, salmone, etc)
(Voto 6,5)



Prima di due entree...
Insalata russa con Grancevola e sedano caramellati
stimolante... occhio che ci si sporca le mani con la maionese... ;-)
(voto 7)



Tuorlo d'uovo (cotto 4 ore) e poi marinato con spinaci, pinoli e uvetta
(voto 7) Piatto interessante .




Musetto di Maiale fondente con scampi e pomodori verdi
abbinato con Trebbiano d'abruzzo 2003 Valentini
(voto 8,5) Perfetto anche l'abbinamento con il vino decisamente il piatto di punta...


Risotto allo zafferano con midollo alla piastra
abbinato con calice di Riesling Smagard 1996 Prager (Austria) (rotondo e possente)
Ottimo (voto 8) Riso perfetto.



Vitello impanato alla milanese con petali di pomodoro e zucchine
Cote Rotie 1995 Chapoutier
Vino Fantastico! Buono il vitello (voto 7) Piatto migliorabile..




Fegato grasso con capperi e bietole (primo fuori programma in attesa dei formaggi)
Moscato Loazzolo Vendemmia Tardiva 2003 Forteto della Luja
(voto 7) non sono un grande amante del Fegato ... ma discreto...



Caprino con ricci di mare (secondo fuori programma)
Rum Guatemala Zacapa del centenario 25 anni
Davvero un accoppiata di "emozione" (voto 7,5)



Carrello dei formaggi tutti rigorosamente italiani ... Bettelmatt , Parmigiani stagionati, Gorgonzola vari, Taleggi, Tomino della Paglia ... e vari di Capra...



La mia selezione... (voto 7,5)

In abbinamento... (voto 8)
Miele di castagno...
e tre calici... Selezione di due Birre (2 calici ... uno birra al castagno) Theresainer (Trieste) vedete in foto
e un terzo calice di Distillato a bagno maria di Capovilla Sorbo dell'uccellatore... (caspita pensate che in natura questa è una bacca velenosa...) poi distillata... sono ancora qui per raccontarlo... ;-)




Midollo alla piastra con fave e cioccolato (terzo fuori programma)
Con bibita "particolare" ... succo di arancia e liquirizia ...
(voto 7,5)





Polpa di Mango con fisherman (voto 7,5) Piatto fresco e stimolante assolutamente di stagione



Dessert alle fragole e rabarbaro (voto 7)
Con i dessert in abbinamento un classico Moscato d'Asti 2005 di Paolo Saracco...
Peccato... oramai visto il movimento speravo mi stappassero uno Chateau d'Yquem d'annata... ;-)
Ho fatto anche la battuta al Sommelier ma è andata a vuoto... provateci sempre... comunque! In un locale...ad Arona(NO) ho fatto la battuta ed è arrivato... pagato al bicchiere... a un prezzo equo 20€ non come da Gustibus (MI) che fanno si... tutto al bicchiere... compreso l' Yquem ma lo trovi a 40€ ... quindi decisamente non praticabile...



Crema di Mais caramellata al latte e contributi e rinforzini vari... (Polenta dolce, Caffè amaro con panna montata, etc) compresa una macedonia di frutta sottoposta ad AZOTO liquido... prima di essere servita... è arrivata bella fumante... una ventata di assoluta freschezza per una temperatura esterna che poi ho riscontrato a 32 gradi... a livello Cordusio...
(voto 7,5)

E in chiusura un Caffè (voto 6).


Il Conto;
Menù Degustazione 90€
Degustazione Vini 50€
Caffè 4€

No Acqua (comunque bevuta) No Servizio , No Coperto

Totale 144€



I PRO;
Se a Milano volete trovare organizzazione , efficienza e la mano di uno Chef di indiscusso talento,
Cracco Peck e uno dei posti giusti... certamente la cena non è il pranzo... e può capitare che in serate affollate... ci sia qualche pecca sul servizio... (ritardi etc) posso dire comunque che i ragazzi che "governano" la sala hanno "mestiere" ed esperienza, certo le mani "capaci" sono sempre poche , e anche per Cracco come per tutta la ristorazione dell'Alta Cucina, la ricerca di personale di sala di "livello" e sempre di più una Mission Impossible... ma qui la mano del "Tedesco" Cracco di vede e si sente... a mio parere veramente un locale di eccellenza.

I CONTRO;
Il caffè migliorabile ... quello bevuto non vale i 4 €
Consiglierei qualche formalismo in meno (inchini , deferenze in particolare la mia osservazione riguarda un solo elemento dello staff ... non è in quelli citati... ) e più vicinanza al cliente... rapportandosi da "pari" ... considerato che non tutti abbiamo ricevuto una formazione da "Principi" ci sentiamo sempre (parlo quantomeno per me) a profondo disagio e siamo in notevole imbarazzo... a seguito di tali manifestazioni...


Conclusioni;

Un problemino... con questo tam tam mediatico dell' Altissimo Ceto! non ho fatto i conti che molti di coloro che frequentano gli ambienti online della ristorazione .. sono gli stessi addetti ai lavori...
E ho come l'impressione di essere stato riconosciuto...

Certamente c'e' una canzoncina orecchiabile molto simpatica che si ascolta in questi giorni sulle radio... nazionali che mi viene in mente di citarvi in questo contesto...

Il ritornello dice...
... "Dura la vita a Milano città ... se non sei nessuno ... nessuno in regalo... niente di dà ... " ...

vero verissimo... purtroppo... ricordo bene i miei anni da studente del Politecnico in "MonoLoculo" di Via Casoretto... a un passo dal Centro Leoncavallo...

Non sono proprio sicuro che a un cliente "qualunque" venga riservato questo genere di trattamento... anche perchè considerate le pietanze servite e le bottiglie quasi tutte stappate davanti ai miei occhi... un paio anche sostituite perchè con qualche difettuccio...

Oggettivamente il mio pranzo è costato molto più a Cracco che non al sottoscritto... e se fosse sempre così ... toccherebbe di chiudere... ;-)

Ma se qualcuno di voi che legge viceversa mi dice che ha avuto lo stesso percorso... mi sentirò maggiormente "sollevato" viceversa d'ora in avanti dovrò pensare ad un travestimento... ;-)

A parte le battute!

...

Un consiglio...! in ambienti come questi, è successo anche al sottoscritto anche in questa occasione, essendo molto formali ... ti mettono un minimo di soggezione... inchini e troppi "salamelecchi" mettono davvero a disagio...

siete voi ... che dovere agire ed interagire... parlate ai vertici della sala ... certamente rischiereste di imbarazzare i camerieri più giovani... ma stabilite uno scambio di battute prima e dopo ogni portata... vedrete che pian piano l'ambiente e lo stesso personale, compreso il vostro momento di benessere e coinvolgimento a quel punto cercherà di stupirvi e coccolarvi...viziandovi con variazioni e inserimenti nel percorso...

del resto è la missione di questo genere di locali... ma se NON fate prima VOI un passo... loro certamente non si permettono di "disturbarvi" e vi perderete molto dell'esperienza compreso il tour della cucina e l'incontro con lo Chef che difficilmente "transita" in sala.


Vi segnalo altresì per un esperienza unica... ho già riservato per mia moglie e una coppia di amici... la presenza di un tavolo ... si un SOLO tavolo... nella zona cucina... dove l'interazione con lo Chef è evidentemente diretta... chi ci ha già cenato... mi riporta evidentemente di un maggior coinvolgimento... con Carlo che passa spesso a raccogliere feedback e impressioni (un classico qualche "primizia" di piatti NON ancora in carta) il tavolo in termini di prenotazioni è gestito direttamente da Cracco , ma se non vi spaventano le attese provate a mettervi in lista... se avete pazienza potete sicuramente vivere un esperienza esclusiva che merità sotto tutti i punti di vista.

Altissimo Ceto! Per Carlo , Luca , Davide e tutto lo Staff di Cucina e Sala.



Ristorante Cracco Peck
Via Victor Hugo, 4
20123 - Milano (MI)
Telefono: 02.876774
Giorno chiusura: Sabato a pranzo e domenica
Apertura: Pranzo e cena

Cari amici ci siamo. Domani pomeriggio l’Arsenal “torna a casa” per ospitare il primo torneo internazionale pre-season amichevole, che vedra’ partecipare il Paris S. Germain (che ha lo stesso Fly Emirates sulla maglietta), il Valencia e l’Inter di Milano.
Un torneo che vale calcisticamente poco o molto, ma questo dipendera’ da coem le squadre decideranno di affrontarlo. Io sono quasi certo che sara’ solo una festa per 120mila spettatori, felici di passare 4-5 ore al giorno dentro il meraviglioso stadio dei Gunners e vedersi alcune stelle mondiali tentare di fare qualche bella giocata, ma anche molto attenti a non farsi male (che e’ poi la cosa principale).
Io ci saro’, meglio dire che ancora non ho la sicurezza di esserci domani pomeriggio per via di impegni precedenti, ho i biglietti ma…. Mentre domenica ci saro’ anche se cade il Mondo.
Di certo l’Arsenal sara’ ben diverso da quello che mercoledi’ ha giocato in Austria (e perso) contro il Salzburgh, una squadra rivoluzionata 4-5 volte in corsa e con l’assenza di 5-6 titolari importanti, da Gilberto a Fabregas, lasciati a riposo per l’intera partita anche in previsione del dopo impegno del weekend.
Ad ogni modo la partita di mercoledi’ scorso ha detto che Da Silva (Eduardo sulla maglietta) e’ decisamente elemento interessante e che potrebbe lasciare un’impronta importante sulla stagione prossima. Ha anche detto che il centrocampo con Diaby e Denilson non soffre assolutamente il confronto con quello formato da Gilberto e Fabregas. Ha detto che Van Persie e’ una furia e che io mi ci gioco alcune sterline che lui diventera’ il capocannoniere della Premier League. Ma dato che ci sono mi sa che aumento la cifra da me giocata per la vittoria finale della squadra nel campionato prossimo. Ad ogni modo non perdetevi il torneo che verra’ trasmesso live anche dalle TV e spero di aver tempo per scrivere qualcosa tra una partita e l’altra, ma male che vada importante report (con foto) potrete trovarlo ondine lunedì mattina.

Acquisto fresco fresco del fine settimana...

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